Opzione Donna e Ape sociale per informatrici farmaceutiche
In vigore la proroga per Opzione Donna e Ape sociale cui potranno accedere le informatrici farmaceutiche.
Si tratta di un processo di pensionamento che riguarda esclusivamente una categoria di lavoratrici, ossia le donne con un determinato numero di contributi minimi e con un’età anagrafica minima. L’accesso al pensionamento anticipato è riservato sia ai lavoratori privati che pubblici, e riguarda sia i dipendenti che gli autonomi.
Il meccanismo di pensionamento è riservato unicamente alle lavoratrici iscritte all’Ago (Assicurazione generale obbligatoria), ed ai fondi ad essa sostitutivi od esclusivi (dipendenti del settore privato, pubblico impiego e lavoratrici autonome) in possesso di contribuzione alla data del 31 dicembre 1995.
Pertanto, non vi rientrano le lavoratrici iscritte alla Gestione separata INPS, di cui all’art. 2, co. 26 della L. n. 335/1995.
Per poter usufruire dell’opzione donna è necessario possedere determinati requisiti, sia pensionistici che anagrafici.
Il requisito contributivo è univoco, ovvero 35 anni.
L’età anagrafica invece si differenzia in base alla categoria di appartenenza della lavoratrice. Infatti, è necessario avere:
- un’età pari o superiore a 58 anni, nel caso delle lavoratrici dipendenti;
- un’età pari o superiore a 59 anni, nel caso delle lavoratrici autonome.
Dopo l’iniziale timore di innalzamento dell’età minima per accedere all’opzione (si pensava a 60 anni per le dipendenti e 61 per le autonome) la riunione sulla Manovra di bilancio 2022, ha confermato che gli anni resteranno gli stessi: cioè 58 anni di età per le donne dipendenti e 59 per le lavoratrici autonome.
Tali requisiti devono essere posseduti entro il 31 dicembre 2021.
L’opzione donna, tuttavia, presenta alcuni limiti che potrebbero disincentivare le lavoratrici a scegliere questo meccanismo di pensionamento. Uno su tutti è sicuramente il meccanismo di calcolo, che è quello contributivo, di cui al D.Lgs. 30 aprile 1997, n. 180 (in genere più penalizzante rispetto al sistema retributivo).
Altro fattore da considerare per chi intendesse accedere all’opzione donna è la decorrenza del primo assegno pensionistico, in quanto tale tipologia di prestazione soggiace ancora alla cd. “finestra mobile” (cfr. INPS, Circolare n. 53/2011), che prevede un meccanismo in base al quale l’erogazione avviene:
- dopo 12 mesi dalla maturazione dei predetti requisiti per le dipendenti;
- dopo 18 mesi per le autonome.
Sarà dunque ,di volta in volta, analizzato il singolo caso concreto per valutarne la convenienza.
A cura di
Avv. Mariarosaria Pace